sabato 25 maggio 2013
sabato 18 maggio 2013
18 maggio 2013: il Verona torna in Serie A

Forza Verona!!
venerdì 3 maggio 2013
Newsletter 31: Io, catapultata in Brasile
Da un giorno all’altro ci arriva
la chiamata di Elisa dall’Italia. Vengo in Brasile. Quando? domani!! Elisa era sicuramente
pronta per un viaggio cosi, avendo già avuto una certa preparazione missionaria
e avendo vissuto un’esperienza concreta in Moldavia con Il Centro Pastorale
Giovanile. Oltre ad essere una delle più attive e responsabili nella nostra
parrocchia di Fumane. Però vedercela arrivare da un giorno all’altro, è
stato... una sorpresa! Ma, in accordo con l’equipe missionaria di São Luis,
l’abbiamo accolta senza dubbi. Proprio perché non c’è stato preavviso né per
noi né per lei del suo arrivo, abbiamo deciso di farla scrivere a lei questa
newsletter di maggio: chi meglio può raccontare questa realtà, di una persona
che non si aspettava di vivere Cidade Olimpica in prima persona?
Scrive
Elisa
Newsletter 30: “I 3 del mese”
3 maggio 2013: Io, catapultata in Brasil
Bom dia a todo mundo!!!
Prima che gli amici partissero, dissi loro “Verrò a
trovarvi”.. dopo due anni e mezzo che erano in Brasile e mancavano sei mesi al
loro ritorno, io non sapevo ancora quando sarei andata a trovarli. Dopo vari
eventi che hanno messo un po’ in subbuglio la mia vita, da un giorno all’altro,
sono partita per il Brasile. Passando per New York e San Paolo sono arrivata a
São Luis do Maranhão. La prima cosa che
ho pensato é stata “oddio dove sono finita!?”. Gli amici sono venuti a
prendermi in aeroporto e pian piano ho iniziato ad immergermi in questa realtà tanto
diversa dalla nostra: caldo umidissimo, buche ovunque sulle strade, animali e
carrozze in mezzo al traffico, i muri scritti con i prodotti in vendita o con i
nomi dei politici, chiese evangeliche dappertutto... Nei primi giorni direi che
ho fatto una gran fatica: tante cose sono così strane e diverse che ti lasciano
veramente perplessa. Ho partecipato a varie attività con la Chicca. Lei ha vari
progetti da seguire e io l’ho accompagnata quasi sempre, per vedere cosa fa, per
immergermi in questo mondo, per conoscere, per capire.
Tra i progetti che segue uno è il GAM, “gruppo di appoggio
alle donne”. Con padre Orazio una sera alla settimana vanno nei vari bar ad
incontrare queste donne. I bar sono un po’ diversi dai nostri italiani, perché
annesse hanno delle camere. Le donne sono prostitute che invece di stare in
strada, come succede in Italia, fanno “compagnia” agli uomini che arrivano e
poi si trasferiscono nelle camere. Il lavoro che fanno padre
Orazio, la Chicca
e i membri del gruppo é andare in questi posti e cercare di creare un rapporto
con le prostitute, in modo che se un giorno avessero bisogno d’aiuto o
volessero rivedere un po’ la loro vita, sanno di avere un appoggio. Quando le
prostitute parlano io non capisco molto, a volte parlano del più e del meno.. a
volte raccontano la loro storia.. e con ogni storia veramente si potrebbe
scrivere un libro. Sono storie che ti rimangono impresse e ammetto che più
volte nell’arco della giornata mi ritrovo a pensarci.
Un altro progetto é la pastorale
della Criança (bambino).. Una mattina
con altre donne del progetto siamo andate a far visita nelle varie case per
vedere com’era la situazione, fare quattro chiacchiere con la famiglia e
avvisare che il giorno dopo ci sarebbe stato il pesaggio dei bambini. Il
pesaggio viene fatto una volta al mese per vedere un po’ come crescono.. se
hanno problemi.. se sono denutriti. Ogni volta si scoprono nuovi casi e devo
dire che entrare in tutte queste casette (di argilla o di mattoni grezzi), é
proprio una storia.. ti fai mille domande.. si vedono cose in contraddizione
tra loro: perché in una casa di 2 metri per 3, magari di argilla, c’è una
parete solo di casse per l’audio? O la parabolica sul tetto? E te ne esci con
una confusione in testa che ha bisogno di tempo per essere metabolizzata.
Quando sono arrivata avevo mille domande.. avevo un’idea di come
poteva essere in base a ciò che mi raccontavano gli amici.. ma ora che sono qui
mi accorgo che è tanto diverso da come me lo aspettavo... ma soprattutto
tornerò a casa con il triplo delle domande con cui sono partita. È
un’esperienza che io consiglierei a tutti... perché merita davvero. Mi risulta
difficile essere sintetica, avrei davvero tante cose da dire... se uno dovesse
raccontare ciò che vede e scrivere quello che prova, queste newsletter non
avrebbero una fine... ci sarebbe da scrivere, scrivere e scrivere.. ma forse a
volte le cose meritano di essere raccontate a voce. Oppure vissute.
Ci vediamo in Italia, Elisa
Grazie Eli e grazie a tutti coloro che continuano a
scriverci, chiamarci, aiutarci in tutti i modi.
Qui sotto un po’ di foto:
Visita a Monção,
interno acquoso del Maranhão
La stagione delle piogge complica parecchio la vita delle
famiglie
Festival della Pizza con la
Pastorale Giovanile: 27 pizze preparate! Viva la pizzaiola Chicca! E i provetti
cuochi giovani che hanno imparato con dedizione
1º maggio: Romaria (pellegrinaggio) dei Lavoratori sulla BR 135, tipo tangenziale che esce dall’isola di São Luis. Circa 500 persone dietro alla statua di San Giuseppe Lavoratore, camminando per 10 km, cantando, ballando e pregando
CIAO A TUTTI
ALLA PROSSIMA
Alla scoperta del Maculelê
Video del progetto Maculelê, inserito nella Fondazione JPA in quello sportivo e di danza capoeira. Andiamo a scoprire questa danza, le sue leggendarie origini e perchè si balla cosi.
giovedì 2 maggio 2013
Harlem da Paróquia Santíssima Trindade
Iscriviti a:
Post (Atom)