Scrive
Chicca
Newsletter 25: “I 3 del mese”
3
novembre 2012: Vi racconterò degli Indios...
Premetto dicendo
che non siamo ancora riusciti a conoscere questo popolo da vicino, perché
entrare nelle “aldeias” non é facile,
non é per tutti. Come quando si passa in territorio indigeno, non si può fermarsi,
perché è proprietà privata degli indios, come se si desse per scontato che chiunque
altro metta piede su quella terra sacra non sarebbe in grado di trattarla allo
stesso modo.
Rispetto é la
prima parola che mi é venuta in mente quando l’anno scorso, per raggiungere la
città di Carolina all’interno del Maranhão, siamo dovuti passare in mezzo ad
una riserva. Improvvisamente, case, coltivazioni, caos e disordine urbano,
hanno lasciato spazio ad una distesa di foresta incontaminata, o quasi. Dalla
strada asfaltata partono ogni tanto dei piccoli sentieri che si perdono tra gli
alberi e sullo sfondo si scorge qualche tetto di paglia, mentre un’insegna di
legno porta inciso il nome della tribù che abita in quel luogo. La strada
sembra deserta, solo ogni tanto si vede qualcuno a piedi, una mamma con dei
bambini, un signore.. subito si nota la differenza somatica, non ci sono tratti
afro o portoghesi su quei bellissimi visi dai lineamenti fini e dai capelli
neri, dritti e lucidi che scendono sulla fronte con la tipica frangia.
Profanazione é l’altra parola a cui ho pensato quando la settimana scorsa, guardando il telegiornale, ho visto il servizio sugli indios Guaraní Kaiowá, nello stato del Mato Grosso del Sud: i rappresentanti della tribù stavano seduti al tavolo delle trattative. In mezzo a uomini eleganti, politici, avvocati e giornalisti spiccavano loro normalmente vestiti e con il copricapo di piume coloratissime. A parte questo, che a noi europei non abituati fa molto effetto, ciò che più colpiva erano le loro lacrime. Dopo giorni di tensione e dopo aver minacciato il suicidio collettivo, sono riusciti ad ottenere, attraverso la giustizia federale, il diritto di poter rimanere nel loro territorio. Ma fino a quando riusciranno a limitare la forza di grandi “fazendeiros” e di politici corrotti, affamati di potere e di terre? O fino a quando la gente riuscirà a impedire la costruzione della diga di Belo Monte che minaccia l’espulsione di migliaia di persone dalla loro casa, dalla loro terra? Fino a quando permetteremo che lo stupro di una ragazza indigena da parte di 6 pistoleros sia un mezzo per sottolineare l’inferiorità e la sottomissione degli indios? E cosa possiamo fare noi???
Forse c’é che
parole come fazendeiros, indios,
pistoleiros, sembrano tratte dai fumetti, o che altre parole come
corruzione, politica, interessi, ci sembrano troppo distanti, o altre ancora
come diritti, giustizia e pace ci sembrano impossibili.
Informazione e
comunicazione sono le parole che mi vengono in mente adesso, armi letali che
sono anche nelle nostre mani, mani di persone comuni che hanno il diritto e il
dovere di volerne sapere di più. Sforziamoci di andare oltre.
I comboniani in
questo sono dei veri maestri, il web é ricco di loro siti e blog dove non si
stancano mai di denunciare e non lo fanno solo attraverso le loro parole, ma
soprattutto attraverso fonti concrete che citano. Se volete sapere come va il
mondo, quello vero, vale la pena darci un’occhiata. Buon viaggio!
Oggi, 30 di ottobre, il Governo Federale è riuscito a sospendere l’ordine di espulsione del popolo Guarani-Kaiowá, evitando cosí il genocidio preannunciato. La mobilitazione dell’opinione pubblica attraverso le reti sociali è stata determinante a questo scopo
per protesta sono state piantate a Brasilia (capitale del
Brasile), 5000 croci in ricordo a tutti gli indios morti nella lotta per la
terra
marcia degli studenti Kaiowá a Brasilia
In questi giorni festeggiamo il secondo anniversario in terra brasiliana. Abbiamo ancora un anno davanti a noi! Questa newsletter é arrivata con un giorno di ritardo causa nuova tinteggiatura di casa... Scusate!
Vi ringraziamo per le risposte, per
chi ci pensa, per chi prega per noi e per le persone che ci circondano!
Un grande abbraccio, uniti nella
preghiera
Ciao
Chicca, Damiano e Isacco
Qui sotto alcune nostre foto....
CON LA PASTORAL DA CRIANÇA (Past. del Bambino) - 12 di
ottobre Festa dei Bambini
CLOWN TERAPIA CON IL GRUPPO GIOVANI IL 12 OTTOBRE
DAMIANO NUOVO ALLENATORE DI CALCIO A 5 FEMMINILE E
(FINALMENTE) ALLO STADIO DI SÃO LUIS (squadra della città – il Sampaio Correia
– promossa dalla Serie D alla Serie C davanti a 70mila persone)
VARIE ED EVENTUALI
Cattedrale di São Luis
Isacco dorme durante il matrimonio della zia Alice con
Riccardo, che siamo riusciti a seguire via skype nonostante fossero le 5.30 del
mattino brasileiro. W gli sposi!