sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale 2010 dal Brasile!

Natale in Brasile

Prima di partire… sognavo un Natale senza tutte le lucette e le luminarie che illuminano le nostre strade in Italia…
Ed invece ci sono anche qui! Di ogni tipo, di ogni colore, di ogni lunghezza… Alle rotonde, ai semafori, sui lampioni della luce… Sulle porte delle case, dentro le finestre, anche nelle capanne più povere…
  
Prima di partire… speravo in un Natale non legato al consumismo e alla corsa obbligata al regalo…
Ed invece è così anche qui! Cosa importa se durante l’anno non si arriva a fine mese? Natale è Natale. C’è l’amico invisibile (scambio di doni), i negozi sono pieni di cianfrusaglie, la pubblicità martella, tutti comprano qualcosa, arriva Babbo Natale…

Prima di partire… speravo proprio di non incontrare Babbo Natale anche in Brasile!
Ed invece è anche qui! Anzi… è dappertutto… Ci sono i pupazzi in vendita, le gigantografie da appendere in camera, le sue foto… ci sono persone ai semafori che vendono i cappellini del vecchio Babbo… nei negozi i commessi sono vestiti come lui (e con il caldo che c’è, è incredibile!)… la prefettura lo fa arrivare in centro città dall’alto, con un elicottero… ci sono addirittura alcune moto addobbate come fossero slitte o renne!!

Prima di partire… sognavo nuovi alberi di Natale! Una palma, un banano, un pau brasil…
Ed invece il pino è anche qui! Ovviamente finto! E così vedi carri trascinati dagli asinelli che trasportano alberi giganti fac-simile pieni di palline e addobbi… Vedi in ogni casa i pini finti sull’uscio… Inviti a casa tua i bambini della via per far loro vedere le foto di Verona e ti senti dire: «che fortunati che siete voi in Italia! Avete alberi di Natale veri dappertutto!».

Prima di partire… sognavo un Natale brasiliano…
Ed invece mi accorgo che l’Europa dei ricchi e del consumismo è arrivata anche qui!

Prima di partire… speravo di vedere il presepio in ogni casa…
Ed invece il 95% delle persone di Cidade Olimpica non è cattolico, anzi… è anti-cattolicesimo! E così guai a venerare Maria, San Giuseppe o qualsiasi altro santo… Guai a venerare una statua o un’immagine… Per fortuna Gesù nasce anche da (e per) loro!

Prima di partire… mi stupivo a pensare un Natale senza neve!
Ed invece un po’ c’è anche qui! Perché ci arrivano le foto, perché sentiamo per telefono il freddo che si vive in Italia, perché le persone che incontriamo ci chiedono com’è la neve, ci domandano com’è camminarci sopra e vederla cadere… e noi un po’ ci emozioniamo a raccontarla per chi non l’ha mai vista…

Prima di partire… speravo che almeno qui in Brasile il 25 dicembre fosse una vera festa cristiana, con Gesù Bambino che nasce in una mangiatoia e porta la gioia e il lieto annuncio!
Ed invece mi accorgo che non è così! Però qui Gesù Bambino nasce ogni giorno… Nasce in case di taìpa (di fango) a cento metri da casa nostra… Nasce senza un medico che lo accompagni fin dall’inizio… Magari nasce in un ospedale, ma un’ora dopo è già a casa e ci torna in autobus… Nasce ogni giorno con un bue e un asinello in casa che vivono con lui… Nasce con la speranza di crescere, di diventare qualcuno nella vita, di aiutare il prossimo.. anche se nel suo cuore sa già che dovrà portare mille croci fin da bambino, per poter sopravvivere e lottare in questa vita!

Prima di partire… non avrei mai immaginato di vivere ogni giorno il Natale…
Ed invece eccoci qui!

Buon Santo Natale di pace dal Brasile
 Damiano, Chicca, Isacco

venerdì 3 dicembre 2010

Newsletter 2 - il primo mese nel Maranhão

Scrivono insieme Chicca e Damiano
Newletter 2: “I 3 del mese”
3 dicembre 2010

Ciao a tutti! Sono i 3 del mese… e, siccome abbiamo deciso che ogni 3 di ciascun mese invieremo una newsletter a casa, eccoci qui!
Ormai siamo quasi al primo mese di Brasile e pian piano cominciamo a sentirci sempre di più a casa. La rete di amicizie che sta nascendo è ogni giorno più grande! Ed è davvero bello sentire tutto questo sostegno, da voi amici di sempre (che non ci fate mai mancare notizie dall’Italia) e dagli amici nuovi! In ogni posto in cui andiamo, ogni messa o incontro a cui partecipiamo, c'è chi fa una preghiera per noi o chi ci dà il benvenuto, ringraziandoci per la nostra presenza! Dalla chiesa al supermercato, tutti si stringono attorno a noi per farci sentire bene, per farci sentire accolti e per darci la loro disponibilità! È davvero molto bello!
Il nostro inserimento procede con molta tranquillità, a piccoli passi... i padri sono molto impegnati e quando possono ci chiamano perchè partecipiamo alle varie attività. Personalmente stiamo un po’ sperimentando l'inutilità e il mutismo! Inutili perchè dobbiamo ancora iniziare a darci da fare in maniera concreta... Uno, perché qui stanno per iniziare le vacanze estive, per cui il nuovo anno scolastico, pastorale, sportivo inizierà a metà febbraio... Due, perché è necessario un periodo di ambientamento… quindi stiamo vedendo cosa c'è, stiamo conoscendo la realtà, studiando l'ambiente, incontrando persone... ma di concreto ancora nulla, anche per colpa della lingua... (ecco perchè siamo muti). Il portoghese non è come il dialetto...! stiamo studiando (abbiamo 2 ore al giorno di lezione con la professora Rosinha) e speriamo di imparare in fretta! La vita per ora è questo... è stare con  la gente, è vedere come vive, è anche voler spaccare il mondo, aiutare, darsi da fare, andare a letto con mille idee nuove per la testa, voler sporcarsi le mani e accorgersi che non si può ancora fare nulla, o quasi... Però è bello! è vivere senza correre, senza mille impegni, senza mille pensieri... è stare con la gente, parlare, pregare, ascoltare, ascoltare, ascoltare... Stiamo bene e siamo felici!

È stato comunque un mese intenso! Siamo stati all'incontro dei giovani, allo studio biblico, alla quarta di Paz - un cammino di approfondimento sul tema della campagna della fraternità. Poi è venuta la Legião de Maria a farci una visita e a recitare un rosario insieme, verrà la pastorale familiare, siamo stati a messa in quasi tutte le comunità della nostra immensa Paroquia, abbiamo partecipato a un paio di visite della Pastoral da Criança (con la visita nelle case e i pesaggi dei bambini), Damiano sta cominciando a entrare nella Pascom (Pastorale della Comunicazione) e Isacco ha fatto public relation con tutti i bambini della zona. Poi abbiamo partecipato a vari eventi della parrocchia e della Diocesi come il concerto organizzato dai giovani, la celebrazione dei Ministri della Parola o il casamento comunitario, con 9 matrimoni in un colpo solo!
Oltre a tutto questo però abbiamo avuto anche alcuni giorni liberi, per studiare, per visitare la città, per andare al mare (è iniziata anche la fase abbronzatura, per integrarci meglio!!) e riposarsi un po' , accompagnati dalla nostra inquilina Flor de Maria, che non ci aiuta molto con la lingua (perchè non ci corregge mai!) ma che ci fa entrare nella cultura maranhense con grande disponibilità!

La vita in Rua 11 procede molto bene: all'inizio eravamo quelli che abitano nella casa di Luisa e Paolo (che, per chi non lo sapesse, sono i laici veronesi che ci hanno preceduto a Cidade Olimpica con i loro 4 figli). Ora la gente ci parla ancora spesso di loro, ma, pian piano, cominciano ad abituarsi alla nostra presenza. I bambini e le ragazze della via vengono spesso a trovarci per giocare, chiacchierare o ballare insieme! Anche domenica scorsa si sono autoinvitati tutti a fare un churrasco (una nostra brustolada!) a casa nostra. È stata davvero una bella giornata! Con una 20ina di persone che giravano per casa... con tanto di pista da ballo in salotto e musica a tutto volume (per una volta ce la siamo permessa anche noi, visto che qui attorno hanno tutti musica altissima a tutte le ore del giorno e della notte)!

Non vi nascondiamo un po' di tristezza per questo periodo di violenza: da quando siamo arrivati ci sono stati vari episodi gravi, che fanno riflettere… Appena siamo arrivati, ci sono stati 18 morti ammazzati nel carcere di São Luis, in seguito a una rivolta dovuta alla mancanza d’acqua nel carcere (e forse per altri motivi). Qualche giorno fa, invece, è stato ucciso Padre Bernardo, sacerdote novello (da settembre) e, prima, diacono per un anno qui nella comunità dell'Assunção... Anche per questo la sua morte è stata un grande lutto per la nostra parrocchia. Il ragazzo che l'ha ucciso era implicato nella droga e aveva già tentato di uccidere una persona. Viveva nell'interior (fuori dall’isola di San Luis) dove il suo destino e quello di Bernardo si sono incrociati un pomeriggio, quando l'uno era in crisi di astinenza e, facendo finta di chiedere un passaggio, tentava di rubare la macchina al primo malcapitato che passava di lì e l'altro stava andando a celebrare una messa e ha ben deciso di dare un passaggio a colui che stava sul ciglio della strada... La cosa più triste è che poi l'assassino è andato a bersi un bicchiere di cachasa e Bernardo, se fosse stato soccorso prima e fosse stato qui a São Luis, con gli ospedali e le possibilità della città, forse ora sarebbe vivo.
Purtroppo qui cresce sempre di più l’utilizzo della droga. Droga che porta a episodi come questi… Siamo stati a una messa ad Axixà (nell'interior) con Padre Daniele, che, durante l'omelia, ha chiesto alla gente quali sono i mali che affliggono il nostro tempo. E tutta la chiesa, che era davvero stracolma di gente, in un solo momento e ad una sola voce ha risposto: la droga! Ci è venuta la pelle d'oca! Potevano dire mille altre cose... fame, violenza, soprusi, corruzione, malattie, assalti e invece...
In un altro incontro una ragazzina di 13 anni ha preso la parola chiedendo quanti dei presenti conoscevano almeno una persona con problemi per la droga e tutta la sala ha alzato la mano... Ma nella sala c’erano solo bambini di 6, 7, 8 anni!!! È disarmante!
Eppure anche il Vangelo della prima domenica di Avvento ci ha detto di svegliarci, di stare attenti e pronti preparando l'arrivo di Gesù e questo significa anche non lasciare che le cose ci scivolino addosso, dobbiamo denunciare quello che accade, soccorrere chi è nel bisogno e promuovere una cultura di pace e aiuto reciproco. Perchè chi educa alla violenza o lascia che questa si diffonda, pianterà e raccoglierà solo altrettanta violenza.

Noi procediamo sicuri perchè sappiamo che Dio è con noi e nonostante tutti questi fatti negativi che sembrano voler offuscare tutte le cose belle, percepiamo anche i tanti segni positivi della sua presenza! E il bello è che saltano fuori quando meno te lo aspetti, magari una sera fuori con le prostitute o in un ricco campo da basket della città, ma questa è un’altra storia che vi racconteremo in futuro...

Scusate se ci siamo un po’ dilungati! La prossima volta saremo più veloci…
Di nuovo un saluto e un abbraccio forte a tutti voi e un augurio di buon Avvento!
Ci risentiamo per gli auguri di un caldo Natale!

ciaooooooooo
I 3 del mese
Chicca Dami Isi
Ps.qualcuno ci conserva un po’ di neve nel freezer?