martedì 9 novembre 2010

Newsletter 1 - Notizie a caldo

Scrive Chicca
Notizie  a caldo 9 novembre 2010

Oltre che a caldo direi proprio DAL caldo!
Sono le tre del pomeriggio, non so di preciso quanti gradi ci siano.. ieri all’atterraggio ci hanno detto 35 e  mi sa che oggi pure.
Il volo è andato bene, dodici ore per san paolo e  poi sette ore di attesa per san luis più tre ore di volo…insomma siamo arrivati praticamente dopo 24 ore dalla partenza da casa!



L’accoglienza all’aereoporto è stata ottima, già scendendo dalla scala mobile si intravedevano gli obbiettivi delle macchine fotografiche dei don che ci aspettavano alla saida (uscita) e dopo essere usciti illesi dai controlli del bagaglio con i nostri bei chili di grana, vino, speck e crudo ci siamo ritrovati stretti in abbracci e flash! che bellezza! (vedi mini video sopra)
L’abbraccio del caldo non ci ha ancora lasciati ma per fortuna tira sempre vento e quindi diciamo che si sopporta=O)
Dopo averci caricato sulle limousine della missione (uno mille e doblò=O)) sfrecciando per le strade della periferia di San Luis siamo arrivati a casa…ancora adesso dire questa parola mi commuove…cavoli, casa???... mentre isacco ancora ci ripete che la nostra casa è quella della Shuya e della Macchia, i nostri cani…chissà se un giorno capirà l’enorme distanza che ci separa da casa?!
In rua 11 quadra 111 casa 22 blocco B ci aspettava un super rinfresco preparato da alcune donne che aiutano i padri e che ci hanno accolto con canti e sorrisi, Francisca- l’ortografia portoghese mi impegnerò ad impararla=O)- mi ha parlato tutto il pomeriggio in un brasileiro spedito gioioso e io ho parlato altrettanto felicemente con sorrisi e cenni di assenso conditi con quattro parole imparate in Italia- e comunque Damiano manco quelle sapeva!=O)-    (vedi video qui sotto)
Isacco si è accostumato subito giocando con la terra fuori dal cancello di casa e diventando in pochi minuti dello stesso colore dei suoi nuovi amici (che lo osservavano ridendo!)
La giornata si è conclusa con un giro dai padri, per fare una rapida telefonata alle famiglie, una cena frugale per il poco appetito tra caldo e aereo, e lo sguardo di Flor de Maria –la nostra coinquilina- che ci guardava spalmarci sempre di più sul divano con la palpebra calante –alle otto della sera=O)-
Quando la porta della camera si è chiusa ci siamo guardati da una zanzariera all’altra – sopra al letto - e abbiamo pensato: ma chi ce l’ha fatto fare? Davvero se uno fosse partito per motivi esotici o per moda o per egocentrismo, di certo arrivato qui avrebbe salutato, ringraziato e se ne sarebbe ripartito: belo – visto – nemo! Ma noi sappiamo di essere partiti in quattro e sappiamo bene Chi ce l’ha fatto fare! Questo ci dà la forza per camminare pian piano e senza pretese, per diventare per un po’ maranhensi e condividere un pezzo della nostra vita tra queste case senza vetri e giardini, tra cavalli e asini che se ne vanno liberi, tra terra rossa e palme, tra contraddizioni e realtà, tra zanzariere e cielo, tra immondizie e strade dissestate dove persone, donne e bambini ogni giorno vivono, abitano e camminano pensando all’oggi e poco al domani.

Ciaooooo! A presto!
Vado a prendere un cocco in giardino=O)

ps. ricordatevi che qui in Brasile non esistono campanelli e per annunciarsi alla porta si battono le mani, quindi se quando state per andare a dormire sentite batter le mani vi conviene andare a vedere..magari ci sono tre ragazze al cancello con un bellissimo sorriso e un cartellone colorato in mano: BEN VENUTI IN BRASILE!!!