domenica 24 aprile 2011

Buona Pasqua 2011 dal Brasile!

Se la tua vita fosse un albero?...
 Sarebbe piena di frutti!!!
 
Abbiamo chiesto ai giovani del gruppo Juventude Missionaria di disegnare l’albero della loro vita. Inaspettatamente tutti hanno disegnato un albero pieno di frutti.
In questi frutti hanno posto molti significati: sono ad esempio le occasioni che ci ha dato la vita, alcune maturate, alcune lasciate cadere al suolo e perse, ma sono anche volti amici, incontri, stelle poste sul nostro cammino o ancora mete raggiunte, magari con fatica e dedizione. Nei frutti questi ragazzi hanno posto i loro sogni, le loro speranze. Ecco questi frutti sono speranza!

Per questa Pasqua
Vi auguriamo di poter riscoprire i frutti del vostro albero e raccoglierli ponendo in essi le vostre speranze!
Vi auguriamo di sentir ardere il vostro cuore nell’incontro con Gesù Risorto e ritrovare la speranza come è stato per  i discepoli ad Emmaus!
Feliz Pascoa!!!
Um abraço!
Isacco Chicca Damiano


venerdì 22 aprile 2011

Ritiro di Pasqua della Patorale della Gioventù

La Pastorale della Gioventù (adolescenti e giovani dai 15 ai 25 anni) della Parrocchia ha organizzato un ritiro presso il Centro di Spiritualità Cantan-Pescantina. Un ritiro di due giorni per fermarsi a riflettere proprio alla vigilia della Settimana Santa. Ecco un video dell'evento.

domenica 3 aprile 2011

Newsletter 6 - Le notti di São Luis tra cabarè e posti di gasolina

Ore cinque e mezza del pomeriggio, sto tornando a casa e chiama Padre Orazio: “Dove sei? partiamo subito che andiamo a trovare S.!” . Di lì a poco già mi trovo sul Doblò, passiamo a prendere Maria, l’altra missionaria veronese, e “sfrecciamo” nel traffico della periferia tra voragini e laghetti melmosi caratteristici della stagione delle piogge. Nel  tragitto si aggiunge anche Florene, cara amica nonché braccio destro, perché assistente sociale.
Finalmente arriviamo a casa di S. dove ci accoglie il sorrisone di Camilla, sua figlia, la più piccola. Entriamo in casa e chupando un ottimo cremosino (tipo di gelato a base di yogurt... inspiegabile, provare per credere!) parliamo della possibilità di aiutare S. nell’acquisto di una friggitrice per vendere patatine sulla porta di casa, visto che non permettono più agli ambulanti di entrare nel terminale degli autobus e quindi lei si trova in difficoltà… una casa, due figlie e l’artrite che le sta deformando mani e piedi… ma due occhi che brillano e un sorriso di donna forte e convinta nell’andare avanti.
Mentre parliamo ecco che arriva Wemerson, neanche un anno di vita e tante mamme… la sua, quella vera, non ce l’ha fatta, la droga è stata più forte di lei e ora gira tra una boca de fumo (spaccio) e un cabarè (tipo casa chiusa) assaporando la tanto agognata………… libertà…………….
E’ sempre una gioia incontrare S. ma la notte è lunga e purtroppo dobbiamo salutare, all’RI ci aspettano! Il Recanto delle Innocenti (RI) per noi è un marciapiede con alcune sedie di plastica e un portone scuro, per loro è un bar con attorno alcune camere dove lavorare e, di fatto, vivere…. ma quando escono per incontrarci sul marciapiede il lavoro resta dentro e per noi sono “solo” delle belle ragazze che tra timidezza, vergogna e sicuramente un po’ di fatica ci raccontano della loro vita, della loro famiglia e magari anche dei loro sogni.
Il giovedì sera sanno che arriviamo, non ce l’hanno mai detto, ma io credo che ci aspettino… Appena arriviamo scambiamo baci e abbracci, le ragazze ci chiedono subito dove sono Antonio Moura, che non c’è perché è appena diventato padre, Flor de Maria, (nella foto a dx é quella di destra) che è appena partita come missionaria laica in Mozambico e Irma (suor) Lu (nella foto é quella di sinistra) che invece arriva da li a poco e subito si unisce a noi che stiamo già chiacchierando con G. e L.
E’ una serata movimentata al Recanto, musica alta, birra e qualche cliente che vediamo ballare con le ragazze all’interno del bar… mentre sto sbirciando ecco che arriva R., poco più di vent’anni e un pancione di sette mesi che si fa ben sentire mentre l’abbraccio… ”sei andata a fare l’ecografia?”.. ”sì, sono andata ma non l’ho fatta perché non pensavo bisognasse prenotare.. telefonerò”… ”e chi è l’altra ragazza incinta là dentro che balla?”.. ”è una nuova”…. ”come stai?, vai ancora in giro col coltello tra i seni??”… ”no, ora sono tranquilla, ho fatto pace con F.!”… R. se ne va e ecco che arriva F., litigando con un’altra, non ci saluta nemmeno e sì che ci conosce bene! L’abbiamo aiutata tanto ma come M. anche lei ha preferito la………..libertà……….
J. invece ha scelto di liberarsi di F. e ora lavora dall’altro lato della strada in un bar della stessa padrona dell’RI, mentre stiamo andando via ci viene incontro per salutarci, ci abbraccia forte con un grande sorriso e scappa via.
La serata non è ancora finita, saliamo tutti in macchina : destinazione posto di gasolina (distributore di benzina), direzione superstrada in uscita da São Luis verso l’interior. Appena arrivati incontriamo subito L., sui quarant’anni e tanti figli, viene fin qui in taxi, quasi tutte le sere. Dall’altra parte della strada c’è C. Ogni volta che la troviamo vorremmo caricarla in macchina e riportarla a casa dal suo piccolo Cristian, ma non ci siamo mai riusciti… chiacchieriamo un po’ ma poi il lavoro chiama e quindi scivola via sorridente come quando è arrivata… ha quattro mesi di affitto arretrato da pagare…
È tardi, la stanchezza si fa sentire, ultimo tentativo tra i camion, ma niente da fare: le ragazze sono già impegnate… decidiamo di tornare a casa ma prima ci riuniamo per pregare con il testo che Irma Lu ha preparato per noi stasera. Sotto il cielo scuro, tra i camion e l’asfalto bagnato, ci teniamo per mano e ringraziamo Dio per aver optato per i poveri, per i bisognosi, per gli emarginati, per Flor de Maria, per la figlia di Moura, per S. Due ragazzi ubriachi arrivano da distante, urlano, si avvicinano e ci prendono in giro… L. li guarda e dice “Zitti, qui stiamo pregando!”
Saliamo in macchina, ci sorride e ci saluta, la notte per lei è ancora lunga….

Quella che vi ho raccontato oggi è una serata con il gruppo GAM (Grupo de Apoio as Mulheres), un gruppo (nella foto) che è nato un anno fa con Irma Lu, Flor, Florene, Francisca , Antonio Moura e Padre Orazio e a cui ho avuto il piacere di aggiungermi anch’io quando sono arrivata. Lavorare con queste ragazze non è facile, spesso la droga e la voglia di sentirsi libere, distrugge ogni loro buona intenzione di cercare una lavoro, una vita e una libertà più veri.
Mai come ora ho sperimentato la pazienza e la perseveranza, ma ogni volta che guardo gli occhi luminosi di S., che fino a qualche tempo fa era su quel marciapiede, penso che ne vale la pena!
Un abbraccio a tutti!                                                             Chicca

In questo mese è arrivato Cajù, il nostro nuovo amico e coinquilino!


Un regalo da parte di Irma Lu, trovato per strada dopo i festeggiamenti del Carnevale…