Il 7 di settembre è per il Brasile il giorno dell'Indipendenza dal Portogallo. È festa nazionale e in tutta São Luis si sente rieccheggiare l'inno nazionale del Brasil! Anche le scuole vivono questo evento con trepidazione, con le prove della parata ufficiale che inizio già i primi di agosto. Qui sotto il video del nostro 7 settembre (tra l'altro compleanno di Damiano): la scuola di Isacco, la parata, l'"interesse" del nostro piccolo e la confusione nella Città Olimpica.
giovedì 8 settembre 2011
7 di settembre: festa d'indipendenza del Brasil
sabato 3 settembre 2011
Newsletter 11 - A spasso con la Pastoral da Criança
Scrive Chicca
Newsletter 11: “I 3 del mese”
3 settembre 2011: LA PASTORALE DEI BAMBINI: A spasso con la pastoral da criança...
Presto Presto che sta arrivando Hilneth! L’appuntamento fissato per le otto a casa mia, Maria José sicuramente arriverà tardi ma almeno Hilneth dovrebbe essere puntuale…8 e 10……..8 e 15…….8 e 20….
Niente da fare, i tempi brasiliani vincono anche questa volta ed eccole arrivare con piú di mezz’ora di ritardo a pochi minuti una dall’altra… eccole lì, le mie compagne di lavoro: Hilneth (nella foto, a destra), madre di 4 bambine bellissime e Maria José (in centro) un figlio e una figlia già grandi e tanti anni alle spalle di agente de saude (agente di salute) e di pastoral da criança… conosce le rue di Cidade Olimpica meglio di chiunque altro!
Oggi siamo fortunate, la macchina è libera, quindi lasciamo le biciclette a casa e dopo baci, abbracci, saluti e buongiorno, partiamo alla volta di Vila Nestor, comunità Menino Jesus, una invasione recente, cresciuta al di là di Cidade Olimpica tra terra, sabbia e mato (foresta).
Invasione significa, in breve, occupazione di un terreno molto vasto che appartiene allo Stato o a grandi proprietari privati (industrie, aziende, ecc..), di cui la gente si appropria con molte lotte: a volte solo di tipo burocratico, a volte con veri e propri scontri a fuoco, come nel caso di Cidade Olimpica, nata 15 anni fa, dopo mesi di dura lotta tra lacrimogeni e scontri con i militari. In pratica la gente arriva, divide il terreno in lotti e quadre e ci costruisce la casa. Molto spesso mancano soldi e mezzi e quindi sorgono tante piccole casette fatte di fango, lamiera, palme e tutto ciò che può essere utile. Col tempo, poi, i più intraprendenti e fortunati cominceranno a mettere i primi mattoni e così via…
Sono tante le invasioni come queste: solo intorno a Cidade Olimpica se ne trovano 3 e sicuramente altre in futuro nasceranno. Queste zone sono quelle in cui la pastoral da criança cerca di essere più presente, perché sono “accampamenti“ dove, nella maggior parte dei casi, mancano i servizi di base, come luce, acqua, scuola, medico, trasporti e dove vivono le famiglie più carenti.
Il nostro compito come lider della pastorale è quello di supervisionare queste aree, accompagnando tutte le donne in gravidanza e le famiglie con bambini compresi tra 0 e 6 anni, promuovendo la vita,la salute, l’educazione e il rispetto delle persone e della natura. In pratica consiste in almeno una visita al mese per ogni famiglia e in una Celebrazione della Vita, che sarebbe un piccolo momento di festa in cui avviene
una celebrazione “interreligiosa” (é aperta a tutti senza distinzioni!) e il famoso pesaggio, per verificare la crescita di ogni bambino (vedi foto).
La pastoral da criança fu un invenzione della dottoressa Zilda Arn Neumann per supplire all’elevata mortalità infantile, ed è nata ufficialmente nel 1983. Fino ad oggi ha salvato davvero molte vite ed è presente in tutto il Brasile e in alcuni paesi dell’Africa. Per diventare lider della pastorale non serve laurea o altro, basta solo partecipare al corso di preparazione e sapersi dedicare agli altri con costanza, amore e buona volontà: è un servizio volontario!
Ecco quindi che partiamo con la nostra mitica Fiat Uno Mille (qui si chiama cosí =o) ) lasciandoci alle spalle un bel polverone! È cominciata la stagione della secca e le strade, che qualche mese fa erano di fango, ora sono di una terra rossiccia molto fina, sembra quasi sabbia, che a ogni colpo di vento o passaggio di macchina o autobus si alza per aria in grandi nuvole… in queste giornate spesso ci si trova a giocherellare con i granelli di sabbia che scricchiolano tra i denti… non c’è altro verso, si infilano dappertutto anche in bocca! E il sole è caldissimo, l’equatore è a un passo da qui!
Per me è un’altra situazione complicata che mi stringe il cuore e che va ad aggiungersi a tutti gli altri casi difficili che stiamo accompagnando. Quelle persone che ti restano dentro e a cui pensi fino a prima di dormire. Per fortuna non sono da sola e la cura migliore per questa tristezza che ti resta dentro è la partilha, la condivisione, con le compagne di strada, con Maria José e Hilneth, che sono fortissime! Vivono tutto con grande positività, forse perché molto più abituate di me a queste situazioni. Per me sono un vero e proprio conforto!
Ormai è tardi, la Uno Mille sfreccia a casa di Micaele, una bambina denutrita che oggi porteremo a fare una visita gastrica e poi da Dona Isabel (a destra la sua casa) e i suoi cinque nipoti, di cui l’ultimo ha otto giorni di vita… la sua mamma non c’è.. è via da molte ore per fare dei documenti e chissà quando arriverà. E il latte? cosa mangerà il piccolo in queste ore?
La mattinata è volata, ce ne torniamo a casa inevitabilmente con tanti pensieri e nuove preoccupazioni: come si fa a non ripensare a quei bambini? Ma oggi abbiamo ricevuto anche un grande regalo: i primi passi di Micaele, nonostante i suoi 6 chili a 14 mesi! che soddisfazione!
Sono le undici della mattina, la Uno riparte lasciandosi alle spalle un polverone di terra e sabbia…
QUESTO IL VIDEO DELLA PASTORAL DA CRIANÇA DELLA NOSTRA PARROCCHIA REALIZZATO DA MARIA, NOSTRA COMPAGNA DI VIAGGIO IN MISSIONE.
La casetta di Micaele, i suoi primi passi e il suo pesaggio
QUESTO IL VIDEO DELLA PASTORAL DA CRIANÇA DELLA NOSTRA PARROCCHIA REALIZZATO DA MARIA, NOSTRA COMPAGNA DI VIAGGIO IN MISSIONE.
La casetta di Micaele, i suoi primi passi e il suo pesaggio
Uno scorcio di Vila Nestor, vista da casa di Dona Dominga
Nonostante tutto, c’è sempre speranza
In questo mese sono venuti a trovarci i primi amici fumanesi (Siro e Luca). Un’occasione per respirare un po’ di aria di casa e far conoscere loro la Missione e alcune bellezze naturali del Maranhão
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